La Classe Dirigente è la nuova veste dei già conosciuti Nadiè, band storica catanese che negli anni abbiamo imparato ad apprezzare (soprattutto per chi ha già una “certa età”).
La nuova avventura della band siciliana s’intitola “Termini per una resa”, un disco dalle forti tinte e connotazioni pop cantautoriali che rimane impresso con molta facilità nella mente.
“Pronti inconsistenza via” è il vero manifesto della band che rompe il ghiaccio dell’ascolto ricordandoci quanto possa essere raffinata una penna come quella di Giovanni Scuderi (cantante e deus ex machina della band).
Scorrendo la tracklist possiamo arrivare quasi subito alla ciliegina sulla torta (per quanto riguarda la torta, ci arriviamo a breve). Il brano “Conosci te stesso” calma subito i toni, rasserena gli animi ed invita allo stesso tempo alla ribellione, alla scoperta, alla voglia di andare controcorrente. Il brano rispecchia un po’ ciò che La Classe Dirigente vuole fare, un continuo crescere, intimamente, senza fronzoli, andando diritti al punto. “Il giorno di un altro”, dallo stampo Agnelliana (si può dire?) mostra la verve cantautorale indie (anche questo, si può dire?) anni 2000 che non lascia mai la band, come una scia di riconoscibilità.
“Il tuo mondo 20×20” apre il disco verso nuove strade, sputando in faccia alla malinconia e portando per mano l’ascoltatore verso un piccolo nuovo mondo utopico, come “Salutarsi” che prosegue sulle orme del precedente brano impostando un ritmo quasi danzereccio. L’album prosegue sempre più o meno sullo stesso passo ma la seconda ciliegina sulla torta (si, “Termini per una resa” è una torta con due ciliegine”) è “Francesco ha abbandonato”, storia di un suicidio che segna quasi un testamento morale di ciò che è stato e sarà.
In conclusione, La Classe Dirigente dimostra qualità, attributi, eleganza, carattere e carisma, di sicuro un disco che non passa inosservato, che può piacere o meno ma che non sarà facilmente dimenticato.
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