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I Bastard Sons Of Dioniso sulla cresta dell’ombra!

Abbiamo avuto il piacere e l’onore d’intervistare Jacopo, bassista dei Bastard Sons Of Dioniso. Qui la nostra intervista, buona lettura!

 

Ciao Jacopo, piacere di conoscerti! Grazie per aver accettato la nostra richiesta d’intervista, è un piacere per noi.

“Grazie a voi”

Cominciamo subito, l’idea di un album in acustico, da dove vi è venuta?   

“Abbiamo sempre pubblicato album rock, questa volta ci piaceva proporre una versione di noi, che è sempre esistita magari live,  in chiave un po’ più acustica, quindi abbiamo messo insieme un po’ di brani editi e qualche inedito e ne é venuto fuori “Sulla Cresta dell’Ombra”. Semplicemente volevamo far conoscere un nostro lato diverso dal solito! Inoltre abbiamo cercato di dare più importanza alle parole con arrangiamenti un po’ meno pesanti ed abbiamo collaborato con altri artisti come i Gnu Quartet ed altri nostri amici che hanno dato un punto di vista differente, sonorità più ampie di cui siamo  pienamente soddisfatti!”

Per quanto riguarda il titolo dell’album: “Sulla Cresta dell’Ombra”, cosa mi dici?

“Volevamo riuscire a parlare di noi, semplicemente, lasciamo agli altri la libertà d’interpretare le parole e di poter fare una propria versione del significato delle cose, con  title track volevamo dimostrare nostra voglia di dare il massimo per chi ci ascolta, trovare la soddisfazione in ciò che si fa, in noi stessi appunto”

Parlando un attimo della vostra carriera, voi arrivate da un talent show anche se già avevate le ossa belle robuste in quanto la vostra avventura musicale cominciava da prima della partecipazione al programma televisivo.. Ti volevo chiedere, è tutto oro quello che luccica o dietro c’è qualche meccanismo diabolico che soffoca la creatività degli artisti? E’ un passaggio necessario?

“C’è una sorta di censura per chi vuole proporre arte, creata proprio dalle persone che trovano tutto già pronto, quello che arriva in televisione ha sempre un forte impatto sulle persone, è una forte pubblicità che non viene mai fatta per niente. Il Talent crea la pubblicità ed il bisogno per le persone, come se l’artista fosse un prodotto commerciale vero e proprio. Noi abbiamo sempre e solo pensato alla musica cercando di essere coerenti con noi stessi.”

Avete rotto subito con la Sony, quindi avete sfruttato questo sistema…

“Si abbiamo rotto di comune accordo, loro non volevano più lavorare con noi poiché ci han proposto dei brani che sarebbero dovuti diventare i  singoli dei nostri album, ma a noi non ci son piaciuti, questo ha dettato la fine della collaborazione. Secondo noi non era la cosa migliore da fare e siamo riusciti a chiudere il percorso mantenendo l’esperienza e le persone giuste incontrate nel percorso. Loro non lavorano sul progetto, ma su ciò che è conosciuto e su ciò che pensano abbia un mercato. Adesso lavoriamo con chi crede nel nostro progetto. L’importante è lavorare sul contenuto, la musica, ciò che fai, poi tutto il resto viene dopo.”

Ti ho fatto questa domanda perché ad esempio io adoro i Fast Animals And Slow Kids e loro hanno riempito l’Alcatraz senza passare dai talent, quindi volevo capire più che altro dove si trovi l’intoppo!

“Per arrivare al successo, anche chi passa per dei talent, bisogna studiare e lavorare tanto, non mi sogno di giudicare le persone, però posso dirti che non mi sta simpati chi frutta i sogni dei ragazzi. Purtroppo le persone sono succubi di certi meccanismi e le informazioni che arrivano da certe fonti sono le più forti.”

Cosa consiglieresti ad una band emergente per la loro carriera?

“Bisogna suonare ovunque e sbattersi tanto, conoscere più persone possibili che non si sa mai cosa potranno portarti, anche suonare al Vaticano se possibile.”

Quindi crederci sempre e contare sulle proprie forze.

“Si, la musica unisce e può fare dei miracoli, soprattutto ora che siamo distaccati da questi computer”

Consiglieresti il talent per dei giovani artisti?

“Ai giovani dico che il talent dovrebbe essere una cosa che ti permette di esprimerti e di fare la tua arte, purtroppo non funziona così perché non ti regala niente nessuno, quella cosa lì ha un prezzo ovvero diventare una macchina che crea denaro, fin quando ci riesci tutti ti vorranno bene, quando invece ci sarà da investire sul progetto invece si arrenderanno e ti diranno che non ne varrà la pena. Bisognerebbe cambiare concetto di talent. E’ difficile per i musicisti comunicare in un mondo dove tutto ha un prezzo. Una delle cose più brutte è che le persone si ricorderanno di te solo per Xfactor e non per altro”

Per quanto riguarda la musica dal vivo, cosa ne pensi della situazione che c’è in Italia

“Secondo me tornerà alla grande, ci saranno di nuovo tanti concerti (che già ci sono in giro per l’Italia), servirà la band, la chitarra, il piacere stesso di suonare davanti ad un pubblico”

Scenderete in Sicilia a breve?

“Ci piacerebbe, di base deve esserci una richiesta, se ci chiamano veniamo volentieri, per noi la Sicilia è un po’ lontana ma ci farebbe un gran piacere come l’anno scorso a Caltanissetta! Per noi è stata un’esperienza bellissima”

Ringraziamo Jacopo per la sua gentilezza e la sua simpatia e tutta la band!

 

Video Ufficiale | Sulla Cresta dell’Ombra
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