Aretusea Magazine

Blog

I Maxima Luminosa, alieni siracusani.

I Maxima Luminosa, alieni siracusani.

Abbiamo intervistato i Maxima Luminosa, duo elettropop da Siracusa formato da Rossella Cubeta e Giuseppe Baio, affermati musicisti nell’ambiente siracusano. Questa la loro intervista per i microfoni di Aretusea Magazine.

Ciao ragazzi! Cominciamo subito con la domanda rompi ghiaccio: perché Maxima Luminosa?

G. “Non saprei, ho scritto una decina di nomi ed abbiamo scelto questo, ci piaceva di più”
R. “Sì, mi piaceva l’impatto sonoro: mi pare che sia in grado di richiamare un mondo elettronico”

Questo non è il vostro primo progetto musicale, sia insieme che non. Posso chiedervi dove avete trovato – e trovate – la forza per rimettervi sempre in gioco?

G. “È come una droga: quando cominci è difficile smettere”
R. “È una cosa che fa parte di te; con lo scorrere del tempo risulta spontaneo procedere verso tale direzione, è normale non uscire dalla musica. Qui, però, è difficile perché tutto è più fermo.”

Ogni progetto che finisce lascia sempre un po’ d’amaro in bocca e fa quasi dire: “Non ne voglio più sapere”. Invece per voi non è stato così.

R. “Questo progetto mi dà qualcosa di nuovo e probabilmente qualcosa in più: se avessi prodotto lavori simili senza soluzione di continuità, mi sarei probabilmente stancata come correttamente asserisci. È totalmente differente rispetto a tutte le altre cose che ho fatto”
G. “Per quel che concerne me, ho smesso di suonare per ragioni di lavoro; nel frattempo, però, ho scoperto la musica dance-elettronica e mi sono allontanato dal rock per necessità. Era un mondo che non mi piaceva aprioristicamente, ma le cose cambiano e sono qui!”

Cos’è cambiato dall’inizio della vostra carriera sino ad ora? Cosa avete visto cambiare e cosa è rimasto alla stessa maniera?

R. “Secondo me l’ascolto è cambiato. Nella fattispecie, l’interesse per la musica dal vivo: prima era una festa pazzesca, invece ora è una cosa abbastanza scontata e di poco conto. Ho avvertito che il pubblico è cambiato ed è meno interessato, probabilmente.”
G. “Sono mancato per tanti anni, ragion per cui non posso risponderti come ha fatto Rossella; posso affermare con sicurezza, però, che quel di cui m’avvedo è che nella nostra città non ci sia mai stato parecchio interesse nei riguardi della musica live. A Catania, per esempio, il livello d’interesse pare essere un po’ più alto”

Torniamo a noi: come è nato il progetto “Maxima Luminosa”?

R. “Nel 2014 ci siamo rivisti dopo tanto tempo al concertone del primo Maggio a Siracusa e guardando tutti i concerti ci siamo messi a parlare di quel che avremmo potuto fare. Avevamo cominciato in acustico – chitarra e voce – e dopo ci siamo spostati verso l’elettronica”

La vostra formazione è un duo in cui fate tante cose tutte insieme: avete mai pensato di aggiungere elementi nel gruppo?

G. “Non siamo in due: siamo in tre, c’è il computer”
R. “Per esperienza, avere gruppi è qualcosa di problematico; tutto più complicato”

Visto che abbiamo preso questo argomento, parliamo un po’ di esperienze negative, anche di quelle positive se volete!

G. “Non saprei”
R. “Mi è capitato di suonare con musicisti che non avevano nulla a che fare con la musica ma con i soldi”
G. “Stai parlando di me?”
R. “Ci sono musicisti che non sono musicisti, ma mercenari”
G. “Una delle cose più belle che ho fatto musicalmente è stata scoprire gli strumenti virtuali”
R. “Registrare da Cesare Basile è stata pure un’esperienza nuova e davvero bella”

Parliamo del processo creativo, come nascono i pezzi dei Maxima Luminosa?

R. “Funziona così: ti faccio ascoltare un brano mio, lo vediamo e viceversa”
G. “Io smanetto con il computer e quindi arrivo in sala prove con un’idea già strutturata; l’intervento di Rossella è esplosivo: stravolge tutti i piani ed è necessario perché esista un punto di vista critico esterno al mio!”
R. “In ogni caso troviamo sempre una soluzione per chiudere un brano”

È uscito il vostro primo EP autoprodotto: state già pensando al prossimo lavoro affidandovi alle mani di qualche produttore?

R. “Qualcuno si è proposto, ma stiamo ancora aspettando e vogliamo valutare per bene”
G. “Sì, certamente siamo disposti a collaborare”

Parliamo per un attimo della situazione social network e talent, dato che ormai la musica pare si stia spostando verso questi lidi.

R. “I social network mi stressano, i talent m’imbarazzano”
G. “Frequento molto poco i social, sono sicuramente d’aiuto dal punto di vista professionale ma per usarli bene devi conoscerli: al giorno d’oggi sono i nuovi centri di aggregazione e sono essenziali”
R. “È stressante dover dimostrare continuamente il mio valore su Facebook, questo è quello che mi dà parecchia noia”

Ultima domanda: come vi vedete in un prossimo futuro?

R. “Mi vedo a suonare dal vivo, anche se è tutto appare parecchio insicuro”
G. “Non si sa, prima ero un rocker ed ora invece sono più orientato all’elettronica, le cose cambiano. Probabilmente potremo diventare il miglior gruppo su Marte”

Link Utili

Facebook Page 

Video

#1
Maxima Luminosa – 1
#2
Maxima Luminosa – 2
#3
Maxima Luminosa – 3
#4
Maxima Luminosa – 4
#5
Maxima Luminosa – 5
Dai un voto al nostro Articolo

Lascio un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *