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I Cambio Cane – “Due” recensione

I Cambio Cane, in barba ai più agguerriti degli animalisti che meglio averli amici o essere uno di loro di questi tempi, sono una band formatasi nel 2014 da un progetto di Alessio Bellotto.

I Cambio Cane

Lo scorso Dicembre pubblicano “DUE” seconda opera del collettivo psiche/slow-core, già noti per l’album self title pubblicato nel 2014.
Passando in rassegna il disco si notano evidentissime le contaminazioni, il buon Ringo Star continua ancora ad influenzare generazioni di batteristi, il brano in questione è “Polvere” dove l’intro fa da chiaro omaggio ad uno dei più famosi brani della band di Liverpool.  bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla 

Bellotto si districa tra una pezzo e l’altro col fare un po’ figlio di un relazione contorta tra Liam Gallagher e Piero Pelù.  bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla

In “Non Pensi Mai” ci sorprende un interprete femminile dal timbro punk sgraziato, la performance infatti sembra quasi uscita dalla sigla di un cartone alla tv di tardi anni 90, cut lungo per i tempi televisivi, ma la sensazione resta questa.  bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla 

Riproposta in una versione più sexy, scesa a patti col Diavolo e con un Dio che non ascolta, al nono e ultimo brano di “DUE” ma anche qui convince poco.
Resta il dubbio della scelta, di affidare due brani dell’album alla sola voce femminile, di “dividersi” in due i momenti di gloria, il tutto svia l’attenzione sul reale progetto del collettivo.   bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla  bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla 

Tiro sicuramente da aggiustare nel prossimo lavoro.

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I Cambio Cane - 1

I Cambio Cane – 1

I Cambio Cane - 2

I Cambio Cane – 2

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